NEWS / LA NUOVA NORMATIVA DI SANATORIA EDILIZIA

Il governo italiano è al lavoro su una nuova proposta di sanatoria edilizia, annunciata dal Ministro delle Infrastrutture durante un incontro con rappresentanti di cinquanta associazioni di categoria e enti del settore. Questo provvedimento punta a semplificare la regolarizzazione di alcune irregolarità comuni negli immobili, come modifiche interne non documentate, e non riguarderà modifiche esterne o aumenti volumetrici.
Casi Frequenti e Possibili Soluzioni
Acquisti Immobiliari: Spesso chi compra una casa si trova di fronte a planimetrie non aggiornate rispetto alla disposizione attuale degli spazi. La proposta permetterebbe la regolarizzazione di tali discrepanze, a patto che non siano stati lesi interessi terzi.
Immobili Storici: Per gli edifici costruiti prima degli anni '60, mancanti di documentazione adeguata, sarà possibile sanare situazioni irregolari legate allo stato degli immobili, facilitando così le operazioni di restauro e manutenzione.
Sfide Tecniche e Proposte di Modifica
Doppia Conformità: Attualmente, per sanare irregolarità è necessario che l'elemento in questione sia conforme sia al momento della realizzazione che al momento della richiesta di sanatoria. La proposta prevede di eliminare questo requisito doppio, richiedendo la conformità solo in uno dei due momenti.
Tolleranze Costruttive: La normativa vigente accetta variazioni fino al 2% rispetto al titolo edilizio. I tecnici propongono di innalzare questa soglia al 5% per gli edifici costruiti prima del 1985, riconoscendo le difficoltà legate alle tecniche costruttive di quei tempi.
Stato Legittimo degli Immobili: Per le case realizzate prima del 1967, la proposta considererebbe lo stato di fatto dell’immobile come legittimo, consentendo la sanatoria di piccole irregolarità.
Implicazioni Economiche
La sanatoria non sarà gratuita. È previsto un costo per la regolarizzazione delle difformità, proporzionale alla distanza dalle normative attuali di conformità edilizia. Questo si intende come un incentivo a mantenere gli immobili il più possibile in linea con le normative vigenti, pur fornendo una via di uscita per regolarizzazioni necessarie.
In Conclusione
Questa proposta rappresenta un tentativo significativo di semplificare la burocrazia edilizia e di adeguare la legislazione alle realtà costruttive italiane, spesso complesse e variegate. Mentre la comunità aspetta il via libera definitivo da Palazzo Chigi, il dibattito pubblico e le consultazioni con gli stakeholder continueranno a essere cruciali per affinare il testo e assicurare che le nuove regole soddisfino le necessità di tutti i cittadini coinvolti.